Il software di ticketing T-HelpDesk espone numerose interfacce programmabili sotto forma di web services REST. Grazie all'utilizzo di queste API ("Application Programming Interface" - Interfacce di programmazione delle applicazioni) l'integrazione con sistemi esterni è notevolmente semplificata, e può essere realizzata anche in autonomia dal cliente o dai propri system integrators.
La tecnologia REST è infatti uno standard consolidato e di semplice utilizzo, per questo si presta sia all'integrazione di sistemi eterogenei, sia all'implementazione di nuove modalità di fruizione di dati e logiche di business: dalle applicazioni web, alle app per smartphone, fino ad applicazioni native "dedicate".
Contrariamente a quanto avviene con altre tecnologie "proprietarie", l'interazione con i servizi esposti non è vincolata ad alcun particolare linguaggio di programmazione, ma può essere realizzata con qualsiasi tecnologia in grado di effettuare richieste HTTP, uno dei protocolli alla base del funzionamento di internet. Questo significa che chiunque può avvantaggiarsi nell'utilizzo delle API del software di ticketing T-HelpDesk, sia le aziende che utilizzano i software più "blasonati", sia quelle che utilizzano software di nicchia o comunque meno "famosi".
Una tale libertà di azione necessita di un sofisticato controllo degli accessi e dei permessi. Per questo i servizi esposti sono fruibili solo previo processo di autorizzazione OAuth2, un altro standard consolidato ed utilizzato dai maggiori attori del mondo IT, che garantisce alti livelli di sicurezza a fronte di una modalità di utilizzo molto semplice.
Le API del software T-HelpDesk consentono integrazioni sia in "lettura" che in "scrittura". E' ad esempio possibile interrogare il sistema per estrarre le informazioni di una determinata anagrafica, ad esempio per allineare sorgenti dati esterne, come pure creare nuove anagrafiche generate da gestionali o software terzi.
I web service del software per il supporto ed assistenza T-HelpDesk seguono le direttive HATEOAS ("Hypermedia As The Engine Of Application State" - Hypermedia come motore dello stato dell’applicazione),che permettono una notevole riduzione della complessità nell'utilizzo di un'API, minimizzando inoltre i costi di infrastruttura.
Le API sono viste come una "collezione" di risorse collegate le une alle altre, ognuna delle quali espone in modo dinamico i riferimenti alle risorse collegate. In questo modo le risorse possono essere "scoperte" e utilizzate senza la necessità di conoscere a priori il catalogo dei servizi esposti. Questo permette agli sviluppatori di essere più produttivi in tempi molto più brevi.
I servizi di T-HelpDesk sono inoltre conformi alle specifiche OpenAPI 3: ogni servizio è descritto in un documento strutturato interpretabile sia dall'uomo che dalla macchina e che permette di scoprire e capire le modalità di invocazione del servizio senza dover necessariamente accedere alla documentazione tecnica. Il file di definizione di un API in formato OpenAPI può inoltre essere usato per generare in modo automatico un client nel linguaggio di programmazione che si preferisce.
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